05 Dicembre 2021
Molte delle Aziende oggi soffrono per l’aumento dei costi dell’energia, sia per la componente elettrica che per il gas. Le difficoltà nel contenere questi aumenti senza riversarli sul prodotto e conseguentemente sul mercato è determinante per garantire la competitività e la conseguente esistenza dell’azienda stessa. La strada obbligata diventa quindi quella della riduzione consumi energetici.
Mai come in questo periodo è diventato strategico monitorare il consumo di energia nel processo di produzione. E’ noto come molte aziende vedano il costo della componente energetica nei suoi diversi vettori spostata nel processo di produzione, ma come poche soluzioni possano dimostrarsi efficaci per una riduzione consumi energetici. Quindi che fare?
L’ottimizzazione consumi energetici può quindi essere raggiunta attraverso uno strumento che permetta un risparmio certo, con una spesa contenuta e un tempo di rientro sufficientemente breve? La risposta è stata trovata in questi anni attraverso l‘utilizzo di un ottimizzatore consumi elettrici. L’apparecchiatura in questione, che dispone di ben due brevetti, permette una regolazione della forma d’onda della corrente, strettamente legata alla potenza, riducendo di fatto le dispersione presenti nell’impianto e garantendo alle macchine una forma d’onda stabile e filtrata. Oltre alla riduzione dei consumi energetici, questa regolazione permette di ridurre il numero dei guasti delle componenti elettroniche presenti nell’impianto, garantendo anche un minor costo di manutenzione.
Infatti se da una parte c’è un proliferare di proposte che offrono una regolazione in tensione, che ben poco ha a che fare con quanto stiamo raccontando (articolo web) e dalle quali bisogna essere bravi a schivare.
Dall’altra c’è anche la brutta notizia che questa soluzione spesso comporta dei costi correlati che vedono la necessità di mettere mano alla cabina di media tensione, interponendo l’apparecchiatura tra il trasformatore principale e il power center. C’è di buono però che il costo dell’installazione può in parte essere calmierato dal fatto che comunque l’inserimento di questo dispositivo può fiscalmente beneficiare del credito d’imposta del 50% (fino al 31.12.2021, successivamente al 40%). Da qui la necessità quindi di verificare con uno studio di fattibilità:
Puoi verificare la possibilità di ottenere una riduzione dei consumi energetici presso la tua azienda compilato il form sottostante. Il nostro team organizzerà un sopralluogo gratuito per la verifica dei parametri presenti e la redazione di un’offerta completa. Il contratto sottoscritto con il Cliente prevede delle performance bond che sono garantite attraverso uno strumento di misura certificato, in tal modo l’Azienda avrà la certezza di essere a conoscenza delle reali prestazioni del sistema installato.