30 Dicembre 2021
Negli ultimi mesi del 2021 si sono verificati in concomitanza degli eventi che hanno fatto salire come non mai i costi dell’energia, luce e gas. Le aziende hanno quindi alzato le antenne per interpretare questi segnali, soppesare il fenomeno e prendere decisioni su come risparmiare energia elettrica. Tutti si stanno chiedendo quindi come ridurre i consumi e non si pensa più alla classica trattativa con le svariate compagnie sul prezzo del costo dell’energia, che altro non era un risparmio temporaneo di qualche centesimo. Oggi l’obbiettivo primario di queste aziende è l’efficienza energetica, ossia interventi di miglioramento d’uso e riduzione dei kilowatt o metri cubi necessari al processo e prelevati in totalità dalla rete.
Le strade da percorrere sono diverse e specifiche per settore e tipo di produzione. Ognuno dovrebbe partire da una prima analisi di quanto ma soprattutto come consuma all’interno della propria azienda. A volte è sufficiente cambiare i comportamenti per risparmiare energia: le routine delle persone che lavorano nell’Azienda possono infatti dimostrarsi importanti per raggiungere l’obiettivo.
Se si vuole poi intervenire in modo profondo e sistematico sul consumo energetico, la prima cosa da fare è una diagnosi energetica, con cui individuare i punti critici e i primi interventi da mettere nella programmazione del percorso di efficienza energetica. Una volta infatti individuati le principali utenze, il loro funzionamento e gli impianti a servizio di esse, ridurre i consumi aziendali può diventare veramente semplice.
I sistemi per risparmiare energia elettrica e gas sono presenti sul mercato e negli anni hanno raggiunto delle prestazioni notevoli con un abbassamento dei costi grazie alla dimensione di scala raggiunta, ai miglioramenti tecnologici individuati.
Uno prodotto che ha raggiunto un alto livello di efficacia è l’Ottimizzatore Consumi Elettrici. Con esso molte Aziende, medie e grandi, con consumi notevoli e non necessariamente energivore, hanno ottenuto un risparmio corrente elettrica anche dell’8%, con un pay-back di 3/4 anni grazie alle agevolazioni del credito d’imposta al 50%, ma senza contare i titoli di efficienza energetica prodotti (TEE).
Trattasi, per i più tecnici, di un filtro passivo induttivo trifase con caratteristiche di tipo ibrido a gestione elettronica, collegato in serie tra la sorgente di alimentazione e il carico, che agendo sulla Power Quality, riduce le perdite e disturbi nell’impianto elettrico, utilizzando di fatto meno energia a parità di lavoro prodotto.
Alleghiamo a questo link un esempio recente di una azienda nel settore alimentare in cui risulta evidente la convenienza del risparmio.